S. Boscani Leoni, P. Ostinelli (a cura di), La chiesa „dal basso“. Organizzazioni, interazioni e pratiche nel contesto parrocchiale alpino alla fine del Medioevo, Milano, Franco Angeli, 2012
A partire dal XIII-XIV secolo una serie di profondi cambiamenti trasforma l’impostazione e le forme dell’assistenza spirituale al populus cristiano, toccando non solo l’universo urbano, ma anche quello periferico, rurale e montano, al sud e al nord delle Alpi. Fra gli impulsi decisivi spicca la forte domanda «dal basso» di strutture e di personale decentrato, in grado di offrire le condizioni adatte per l’esercizio delle pratiche rituali, assistenziali e di preghiera: agli occhi dei fedeli, come a quelli dei chierici, si impone la concezione della parrocchia di villaggio come quadro organizzativo e come spazio privilegiato della vita religiosa – concezione destinata a perdurare per l’intera età moderna.
L’approccio adottato dalla recente storiografia del sud delle Alpi ha considerato principalmente le trasformazioni nel sistema di amministrazione della cura d’anime, con le sue implicazioni istituzionali, religiose, sociali ed economiche, mentre nella ricerca in ambito germanofono si è posto soprattutto l’accento sulla fondazione di cappellanie e benefici curati come espressione del principio organizzativo comunitario e sul ruolo dell’«uomo comune» nei mutamenti delle pratiche e delle esigenze spirituali. Il presente volume raccoglie interventi che accostano le due impostazioni, riuscendo in questo modo a gettare nuova luce su molti aspetti del fenomeno e sull’ampiezza delle sue ripercussioni sul mondo premoderno. In questo senso, le aree alpine e prealpine possono rappresentare un terreno privilegiato di incontro.
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