Come fare storia della metrica contemporanea? Tradizioni, metodi, esperienze

Seminario di studi, a cura di Amelia Juri

Université de Lausanne, 11 settembre 2023

 

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La giornata, d’impostazione seminariale, intende affrontare il problema dello studio della metrica della poesia contemporanea in lingua italiana e, insieme, riflettere su manuali e testi di teoria della metrica al fine di chiarire ed eventualmente rivalutare i fondamenti dei metodi attualmente impiegati. Nel Novecento si assiste infatti a un profondo mutamento delle strutture formali e del linguaggio poetico, che implica molto spesso l’abbandono della metrica tradizionale (fa eccezione in particolare il fenomeno del neometricismo). L’adozione di una versificazione più libera da più punti di vista (le misure versali, gli accenti, la rima e gli schemi ad essa connessi), insieme a una forte diminuzione della competenza metrica dei poeti stessi, ci obbliga a rivedere i nostri strumenti di analisi, descrizione e classificazione, e pone problemi molteplici in ambito storiografico. Obiettivo della giornata è dunque riunire i più importanti studiosi di poesia, metrica e stilistica (contemporanee) al fine di ragionare insieme sul modo in cui occorre affrontare questa materia sfuggente e su come si potrebbe costruire una storia delle forme nella poesia contemporanea senza ricadere in una esposizione frammentaria, che metta a fuoco soltanto gli episodi più significativi e neghi la possibilità di comporre la multiformità del panorama in linee di tendenza e correnti. Ciò implicherà una riflessione da una parte sugli elementi che suppliscono alla minore competenza metrica degli scrittori, dall’altra su quelli che compensano la rinuncia alle strutture tradizionali; ossia: in un contesto di metrica libera o liberata quali sono i fattori che ci permettono di descrivere la facies formale dei testi e/o di comprenderne la ratio? quale valore conserva e/o assume la metrica? in che rapporto sta questo aspetto con il contesto storico-sociale e artistico-culturale, oltreché letterario, coevo?

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