L'autore e il suo archivio

 

L’attenzione per gli archivi degli scrittori del Novecento è cresciuta negli anni e coinvolge tanto i conservatori quanto gli studiosi. Figure complementari, ma che hanno spesso esigenze distinte: i conservatori devono affrontare il compito di catalogare, organizzare e rendere consultabili i materiali, senza metterne a rischio la salvaguardia; gli studiosi sono interessati alle carte per indagini filologiche o critiche, quasi sempre relative alle singole opere di un autore.

Il convegno L’autore e il suo archivio organizzato dalla Sezione di Italiano dell’Università di Losanna intende guardare ai documenti di poeti e scrittori novecenteschi da una prospettiva originale, che tenga anche conto dell’esperienza maturata in occasione del censimento sistematico dei fondi lombardi, di cui danno conto:

La natura spesso eterogenea e discontinua dei materiali conservati negli archivi – manoscritti letterari, raccolte librarie, documentari diversi – richiede strumenti duttili e molteplici, che consentano di presentare i lasciti nel loro insieme, da un punto di vista storico e critico, e non meramente illustrativo o promozionale. Per questo, i partecipanti al convegno sono stati invitati a considerare unitariamente tutti materiali riconducibili a un autore, indipendentemente dalle sedi di conservazione, e a tener conto di casi specifici (ad esempio l’elaborazione di un’opera) solo in vista della definizione del quadro generale.

Lo sforzo sarà quello di ricavare dalla documentazione superstite e dalla sua natura particolare indicazioni utili in almeno due direzioni:

  1. in primo luogo, la ricostruzione, da questo speciale punto di vista, del profilo intellettuale e culturale di una personalità letteraria. Come organizzava e come viveva l’elaborazione delle proprie opere? Riconosceva a questa attività una significativa dignità intellettuale? Diversificava il proprio atteggiamento col passare degli anni o in funzione dei diversi generi e delle diverse opere? Che relazione stabiliva con le carte dopo che queste avevano cessato di svolgere un ruolo attivo? In che misura l’educazione, le abitudini scolastiche e famigliari hanno determinato la fisionomia e le modalità di conservazione dei documenti?
  2. in secondo luogo, il rapporto tra l’immagine letteraria nota e quella ricostruibile dall’archivio. La figura di una scrittrice o di uno scrittore che emerge dalle carte coincide sempre con quella ‘pubblica’ che si conosce attraverso l’opera a stampa? Quali sono i criteri (personali o esterni) e le circostanze che hanno sovrinteso al loro accumularsi e ‘depositarsi’? In che misura il rapporto con l’editoria ha determinato le modalità di elaborazione delle opere, la conservazione o meno dei materiali, e il diverso profilarsi della figura pubblica dello scrittore?

L’auspicio è che attraverso il confronto di casi diversi e la riflessione sul metodo si possa offrire un punto di vista rinnovato sugli autori e i loro archivi, elaborando nuovi strumenti e mettendo in comunicazione i versanti, oggi ancora troppo separati, della filologia e della critica da un lato, della descrizione, catalogazione e ordinamento dei materiali dall’altro.

A cura di Simone Albonico e Niccolò Scaffai.

 

Programma

28 novembre, Extranef, salle 110
09h15          Myriam Trevisan, Autoritratti all’inchiostro (Università di Roma La Sapienza)
10h00          Niccolò Scaffai, Come lavorava Montale (Università di Losanna)
10h45 pausa
11h00          Claudio Vela, Una imprevedibile sintassi. Archivi di Gadda (Università di Pavia)
11h45          Lino Leonardi, L’Archivio Contini a Firenze (Università di Siena)

12h30 pranzo

14h15          Daniel Maggetti, Un Ramuz secret: regard sur quelques inédits (Università di Losanna)
15h00          Stéphane Pétermann, Querelles d’archives autour de Gustave Roud
                   (Università di Losanna)
15h45 pausa
16h00          Giulia Raboni, Tra ricordo e memoria. Le carte di Vittorio Sereni (Università di Parma)
16h45          Marino Fuchs, «La letteratura è anche un desiderio». L’Archivio Filippini
                   tra attività pubblica e racconto dell’io
(Università di Losanna)
17h45 fine giornata

29 novembre, Anthropole, salle 4021
09h00          Federico Francucci, Idra, o dell’archivio di Giorgio Manganelli (Università di Pavia)
09h45          Chiara Lungo, Un «fanatico bisogno di ricostruire». Luigi Meneghello
                   e il suo Archivio
(Università di Pavia)
10h30 pausa
10h45          Matteo Pedroni, Notizie dal trasloco. La biblioteca (e l’archivio)
                   di Federico Hindermann
(Università di Losanna)
11h15          Simone Albonico, Conclusioni e prospettive (Università di Losanna)
12h00          discussione finale e tavola rotonda
12h30 fine giornata

 

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Programma in pdf

WEB_A5_archivio.pdf  (281 Ko)

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