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Guzzi-Heeb, Sandro, Agricoltura e società nel Mendrisiotto del Settecento, Bellinzona: Casagrande 1990.
A differenza di altri paesi, come la Germania o la Francia, in Svizzera mancano ancora in gran parte studi approfonditi di storia agraria riguardanti le singole regioni. Questo vale per tutta la confederazione, non solo per il Ticino. Da questo punto di vista è estremamente positivo che, grazie alla pubblicazione, questo attento studio di Sandro Guzzi diventi accessibile non solo a un ristretto pubblico di specialisti, bensì a tutti gli interessati.La regione del settecentesco baliaggio di Mendrisio rappresenta nell’ottica della storia agraria svizzera un caso abbastanza particolare. Questo vale non tanto per la zona di valle, quanto per la pianura e la regione collinare. Al contrario delle zone pianeggianti dell’Altipiano elvetico, dove vigeva un sistema di rigido controllo collettivo delle colture, la cerealicoltura del Ticino meridionale era regolamentata in modo molto flessibile.(…)L’autore di questo studio è riuscito a dimostrare chiaramente il peggioramento delle condizioni di vita dei contadini, (…) e a ricostruire la formazione di una “borghesia agraria” nella parte meridionale dell’odierno Ticino.
Le conseguenze di questo fenomeno per l’evoluzione politica della regione alla fine dell’”Ancien Régime” aprono prospettive completamente nuove per l’interpretazione dell’opzione ticinese del 1798, della scelta di campo a favore della Repubblica elvetica, contro la Repubblica Cisalpina.
(Dalla prefazione di Markus Mattmüller)
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