Svizzera italiana: storia linguistica di un'espressione geografica

Svizzera italiana: storia linguistica di un’espressione geografica, 27-28 giugno 2018

 

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La singolarità della Svizzera, uno dei pochi stati nell’Europa ottocentesca a conformarsi come Willensnation senza incardinare il processo di costruzione nazionale sul concetto romantico di identità tra lingua e nazione, suscita un interesse marcato sulle dinamiche culturali e linguistiche in tutte le regioni della Confederazione, specie per quanto concerne il particolare rapporto tra lingua e territorio. La denominazione “Svizzera italiana”, impiegata per definire l’attuale Cantone Ticino e le valli grigionesi di lingua italiana, viene di norma percepita come univoca e non connotata, ossia non marcata semanticamente. Tale assetto si è tuttavia determinato solo in un’epoca piuttosto recente ed è stato preceduto da un lungo processo storico di costruzione, negoziazione e riconoscimento dell’identità culturale e linguistica delle aree interessate: un processo convenientemente indagato in sede storica ma non ancora dettagliatamente esaminato in sede storico-linguistica. In questa prospettiva nasce il progetto di ricerca “Svizzera italiana: storia linguistica di un’espressione geografica” finanziato dal FNS che si conclude con l’organizzazione di questo convegno, nel quale studiosi provenienti da università svizzere ed europee contribuiranno, con approcci metodologici diversi, allo studio della lingua della Svizzera italiana.

 

Relatori: Martina Albertini (Universität Zürich), Emanuele Banfi (Università degli Studi di Milano Bicocca), Matteo Casoni (OLSI), Vincenzo Faraoni (Sapienza Università di Roma), Lorenzo Filipponio (Université de Lausanne), Bruno Moretti (Universität Bern / OLSI), Ariele Morinini (Université de Lausanne) e Lorenzo Tomasin (Université de Lausanne).

 

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